Simmetrie di vita
Ho conosciuto Chiara tanti anni fa, nelle assolate campagne romagnole.
Voleva condividere il desiderio già maturo di aprire le porte di casa ad un cucciolo di cane e cercava qualche buon consiglio su come poter allestire gli spazi e organizzare i ritmi familiari perché il cucciolo potesse trovare la giusta accoglienza e, al contempo, gli adorati mici di casa non soffrissero per la novità. Fin qui nulla di strano…ricordo però che Chiara, sin dal primo incontro, mi poneva domande e riflessioni sul comportamento e sulla comunicazione canina che non ero abituata a sentire e che dimostravano grande curiosità e senso di responsabilità.
Dopo poco arrivò Luna, bellissimo cane meticcio, dal pelo biondo e dal muso volpesco. Proveniva dal sud, un passato incerto alle spalle.
Di lei mi colpì subito lo sguardo acuto e penetrante, simile per molti versi a quello della sua “umana.”
Non appariva certo come uno di quei cuccioli festosi e aperti ad ogni situazione; piuttosto il suo atteggiamento assomigliava a quello di un orgoglioso animale selvatico, fiero della propria agilità e bellezza e disposto a concedersi e svelarsi poco alla volta. Qualcuno l’avrebbe potuto definire un carattere schivo e diffidente, ma per Chiara è stata da subito “la sua Luna” da conoscere e scoprire.
Rimasi davvero colpita da questa sua grande apertura e dal sincero desiderio di comprendere quell’essere che era entrato a far parte della sia vita.
Pur di fronte a qualche difficoltà di scelta e di gestione, Chiara ha da subito abbracciato la via dell’ascolto profondo, mostrando nel tempo quella pazienza e quella comprensione che sono stati un toccasana per la loro relazione.
E’ così: alla relazione serve tempo. Tempo perché qualunque aspettativa precostituita si affievolisca fino a scomparire, così da lasciare davvero spazio alla curiosità di incontrare l’altro, conoscerlo per ciò che porta, misurandosi con tale diversa prospettiva e trovando insieme la giusta dimensione in cui l’incontro può fiorire.
Qualunque animale, quando arriva nelle nostre vite, risuona con le nostre emozioni più profonde e autentiche, che ne siamo consapevoli o no.
Le emozioni che Luna portava alla luce erano dunque quelle che agitavano il cuore di Chiara, quelle che la spingevano la domenica a scegliere una passeggiata silenziosa nel bosco ad una spiaggia affollata, quelle che le parlavano di un desiderio di intimità e cura, quelle che via via premevano perché lasciasse andare situazioni che non si confacevano più al suo reale “star bene”.
Come spesso accade, Chiara si è interrogata innanzitutto su quello che fosse il bene per Luna, prima ancora che il proprio, senza accorgersi da principio di quanto questi “beni” coincidessero.
Mi ricordo, nei nostri incontri, di averle spesso ripetuto: “ Vuoi aiutare Luna a stare bene? Chiedi a te stessa cosa ti fa davvero star bene…”
E man mano che approfondivo la loro conoscenza, diventava sempre più evidente come, di fronte a me, si stesse dipingendo tra loro una simmetria perfetta, tanto nelle criticità che venivano ad essere messe in scena nella loro vita quotidiana, quanto nelle enormi risorse e competenze che entrambe mostravano di possedere.
Negli anni Chiara e Luna hanno affrontato tante situazioni che hanno richiesto fiducia, pazienza, perseveranza, convinzione, coraggio.
E Chiara, attraverso Luna, credo abbia imparato a leggere meglio se stessa, mettendo a fuoco i propri bisogni, i propri desideri più autentici e decidendo di chiudere, non senza dubbi e dolore, situazioni diventate ormai limitanti.
Così sono arrivati l’autonomia, la nuova casa, l’equilibrio tra il lasciar andare e il tenere, il lavorare l’una al fianco dell’altra, fino alla decisione di cambiare rotta e di vivere la montagna, a coronare un percorso di determinazione e coraggio da lasciar davvero senza fiato. Un percorso che altro non è se non quello della scoperta della parte più autentica di ciascuno di noi.
E oggi, che possiamo leggere di loro intente a immergersi nella natura, inebriandosi di dettagli meravigliosi e inaspettati e condividendo con tutti noi la poesia che ogni singolo filo di erba o insetto o nuvola può trasmettere, l’augurio per loro e per chi come Chiara si è messo “ in viaggio” accanto al proprio animale, è quello di non smettere mai di dare tempo alla relazione e, attraverso questa, di potersi sentire “a casa” ogni giorno, assaporando il senso della vita e vivendo la gioia e la pienezza in ogni istante.”
Luna va in montagna…cooming soon
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